Ad un primissimo sguardo, ci si accorge che fascetta è diversa: un tricolore italiano per orizzontale, dove al centro vi è il vecchio logo dei Monopoli di Stato (un leone con una zampa appoggiata su uno scudo che riporta le lettere “MS” e tutto intorno è circondato dalla dicitura “Monopoli di Stato Italia”) e le scritte “Antico” e “Toscano”, rispettivamente a sinistra e a destra della su descritta effige.
All’analisi visiva, il sigaro presenta lampanti differenze con l’Antico Toscano attualmente in commercio, ad iniziare dalle dimensioni: più lungo di 5mm e più sottile, sia in pancia che alle estremità. Inoltre anche la foglia di fascia è del più classico marrone “tonaca di frate” e, nonostante i tanti anni di invecchiamento, risulta ancora luminosa. Le venature sono presenti, ma ben sotto la media alla quale siamo abituati.
Antico Toscano vintage: a crudo, questo stortignaccolo d’epoca presenta i classici profumi della marca, seppur sensibilmente affievoliti dal tempo: legno, pepe e cuoio.
La partenza è piuttosto inaspettata, con il sapore acido molto marcato, che accompagnerà la fumata per i primi minuti, lasciando poi il posto ad una sensazione di lieve piccantezza. Gli aromi sono eccezionalmente amalgamati fra loro, seppur nella loro semplicità: legno, cuoio e noce, se la giocano alla pari, senza predominanza alcuna. Quello che colpisce, nell’incedere della fruizione, sono la gentilezza e l’armonia che, se non avessimo fra le mani e le labbra un sigaro così fisicamente riconoscibile come “l’italico”, ci trarrebbero in inganno, lasciandoci immaginare un altro sigaro. Dopo circa quindici minuti di fumata, il sigaro cambia passo, presentandosi con note di terra e cacao (lievi) e noce (presente). La forza è limitata alla classificazione più bassa della scala (1/5). La cenere si rivela compatta, lunghissima, e particolarmente scura, quasi nera, con poche striature più chiare.
Giunti a circa metà fumata, l’iniziale sapore acidulo dell’ingresso, si attenua, lasciando che un sentore amaro subentri a rendere più “corposo” l’incedere del tempo in compagnia di questo toscano. Da un punto di vista aromatico non c’è molto da segnalare, se non la noce e il cacao che restano saldi su un registro presente e il far capolino di lievissime spezie. La forza resta stabile (1/5).
Sulle battute finali, emerge netta e chiara l’aroma di noce (importante) e, in sottofondo, fanno capolino le spezie e il legno (lievi). Solo in quest’ultima fase, con la forza del sigaro che aumenta leggermente (portandosi su un valore medio-leggero, 2/5) emergono l’animo, la forza e la spigolosità del tabacco Kentucky proprie del toscano.
In definitiva, complessità, intensità aromatica, evoluzione e persistenza si attestano su registri medi; di contro, l’equilibrio è l’elemento caratteristico di questo Antico Toscano, che sorprende per il suo carattere elegante e raffinato . Sicuramente la forza contenuta, che si è tangibilmente persa nel tempo, ha reso possibile una percezione degli aromi più chiara, senza la soverchiante forza alla quale ci ha abituato, nei decenni, la marca Toscano.
Valutazione: B+