Il Sancho Panza Bachilleres è una vitola dalle dimensioni non proprio comuni. Il formato è Franciscano: cepo 40×116 mm di lunghezza.
Il Bachilleres di questa recensione risale al 2002 e presenta quindi un affinamento di oltre 10 anni. Questa vitola di Sancho Panza è stata tolta dalla produzione nel 2006.
Esteticamente si presenta molto bene, con una capa molto oleosa, di tonalità maduro e setosa al tatto. Il riempimento non presenza difetti, ed è eseguito in modo generoso.
Note di fumata.
Sancho Panza Bachilleres: a crudo sentori di legno stagionato. Il tiraggio è lievemente serrato. L’apertura è complessa: note floreali, note tostate e sottobosco. Il primo tercio porta al palato aromi di terra e legno. I sapori sono ricchi e molto corposi. In retrogusto sono percepibili spezie, pepe nero. La forza è media (3/5). Si sente sin da subito che la paletta aromatica non è quella di un cubano “giovane” e considerando il piccolo formato, la maturazione al quale è stato sottoposto non è sicuramente indifferente. In qualche puff si delineano note di carruba. Il secondo tercio vede alternarsi sapori di terra e frutta secca (nocciola). In sottofondo si sprigionano lievissime erbe aromatiche balsamiche. L’intensità dei sapori è notevole. Procedendo, si sviluppano note tostate, che divengono via via più marcate. Il terzo tercio vede le erbe aromatiche balsamiche divenire più intense e il retrogusto è dominato da note piccanti. La forza cresce, portandosi su un canone medio alto (4/5).
Complessivamente una fumata molto particolare, con un bouquet aromatico ben strutturato, equilibrato e complesso. Questo piccolo Bachilleres è sicuramente una sorpresa, un’ulteriore conferma di come l’invecchiamento spinga i sigari cubani ad un incredibile miglioramento col passare degli anni. Una fumata adatta ad essere goduta durante l’intero arco della giornata.
Valutazione in centesimi: 88.