I Partagas Presidentes, oltre ad essere gli unici rappresentanti della vitola de galera taco, vantano una lunga esistenza: nati prima della rivoluzione cubana, continuano a resistere ai tagli di produzione di Habanos SA. In Italia è stato venduto per molti anni, poi non è più stato possibile reperirlo nelle rivendite.
Le dimensioni sono 47×158 mm di lunghezza.
Il Partagas testato risulta avvolto in una fascia colorado, dai riflessi rossi, abbastanza opaca. Al tatto si appalesano delle venature poco marcate. Buona la manifattura: la chiusura della testa è meticolosa, il riempimento omogeneo e anche la capa risulta apposta con attenzione.
Note di fumata.
Partagas Presidentes: le nuances che giungono al naso sono delicate, ma imperniate sul più classico trittico legno, terra, cuoio.
Una volta acceso, ci si attenderebbero i primi puff di “riscaldamento” propri di un doble figurado; invece giungono immediatamente al palato i sapori: sapido (predominante), bilanciato da sentori aciduli e amaricanti (lievi), nonché da una sensazione leggermente piccante. Una complessità che dura per poco, laddove l’acido e il piccante scompaio nel corso di pochi minuti. Interessanti gli aromi, che sono ben coesi fra loro: terra (importante), cuoio e frutta secca (presenti), caffè (lieve). La forza risulta medio alta (4/5).
Nel secondo tercio i sapori restano inalterati, con il sapido leggermente predominante rispetto all’amaro, comunque contenuto. Apprezzabile l’evoluzione: gli aromi di terra divengono meno intensi (si assestano su un registro lieve), per far posto al cacao e al legno pregiato. La forza resta invariata (4/5).
L’ultimo tercio resta abbastanza legato al tratto centrale di fumata: i sapori sapido/amaro divengono di pari intensità, mentre agli aromi del precedente secondo tercio (cacao, terra e legno) si assestano su un’intensità media, con l’arricchimento di un “redivivo” aroma di cuoio che si allinea con gli altri. La forza resta invariata.
Da segnalare una cenere molto lunga e compatta, nonché una combustione non proprio eccellente, laddove si è reso necessario “aiutare” la combustione della capa che risultava asimmetrica rispetto al braciere.
In definitiva, un sigaro non che non ha brillato per equilibrio: la forza a tratti diveniva predominante e il sapore amarognolo che accompagnava l’intera fumata non colpisce positivamente il fruitore. Tuttavia questo Partagas Presidente ha mostrato una buona complessità ed intensità aromatica. L’evoluzione, in particolare quella fra il secondo e ll’ultimo tercio, è parsa un filo sotto la media per gli standard ai quali i Partagas d’annata sono soliti farsi conoscere.
Valutazione in centesimi: 86