Dopo mesi di indiscrezioni e voci di corridoio, da diverse settimane è disponibile l’ultimo nato in casa Nostrano del Brenta: Il Clandestino.
Il nome richiama la storia stessa dei tabacchi della valle del Brenta, dove per secoli la loro coltivazione e il successivo commercio, oltre ad essere una forma di economia parallela che consentiva a molte famiglie di sopravvivere, erano affare per contrabbandieri, attesi gli alti dazi imposti sul tabacco.
Interessante risulta la tipologia dei tabacchi Havanone impiegati: tutte le foglie utilizzate per la costruzione del Clandestino sono invecchiate per cinque anni, mentre il sigaro riposa in celle di stagionatura per altri dodici mesi prima della vendita. La sottofascia, inoltre, proviene dal piano fogliare mediano, il che implica, sulla carta, una buona aromaticità e una minore forza.
La confezione di vendita è un humidor, curato nei dettagli e appositamente serigrafato sulla parte alta, contenente venti sigari. Il prezzo di vendita è di 170 euro (ossia 8,50 euro cadauno).
La fisionomia del sigaro ricorda Il Fondatore (anche se con i suoi 105mm risulta essere più corto di quest’ultimo), seppure la forma troncoconica risulta meno rastremata in punta, lasciando in tal modo un diametro generoso alla testa.
All’esame visivo il sigaro appare vestito in una fascia marrone chiaro, opaca, dai riflessi bruni. Al tatto è leggermente ruvida e la costruzione generale del Clandestino è ben curata, senza difetti. Il tiraggio è regolare.
Nostrano del Brenta Il Clandestino: i profumi avvertibili a sigaro spento, ricordano la nocciola e il floreale secco (pot-pourri, camomilla) in misura predominante rispetto alla terra e alla carruba, leggermente accennati.
Una volta acceso, l’ingresso è dolce, seppur accompagnato da una nota acida non sgradevole. Gli aromi richiamano il floreale secco e il miele, ben definiti, su uno sfondo di carruba e minerale. La forza è al minimo della nostra cala (1/5).
Con l’incedere della fumata, i sapori iniziali restano invariati, mentre gli aromi subiscono un’importante evoluzione: appaiono la noce, al pari dell’aroma dominante di floreale secco, su accenni di cuoio e legno. La forza aumenta leggermente verso il medio-leggero (2/5).
In definitiva, questo ultimo nato in casa Nostrano del Brenta, nella sua semplicità appare opulento sia per le dimensioni che per l’equilibrio. La fumata è ricca e saziante mentre la forza, molto poco pronunciata, lascia la possibilità di “leggere” aromaticamente il Clandestino con facilità. Un’altra edizione limitata Nostrano del Brenta che presto andrà a ruba, capace di adombrare la precedente Riserva Bortolo Nardini.
Valutazione: A