Il My Father “Le Bijou 1922” Toro appartiene a una linea del celebre marchio nicaraguense. La vitola in questione (Toro) è davvero di notevole impatto visivo, con una doppia anilla originale e ben disegnata.
Esteticamente si presenta con una capa molto liscia, di tonalità tra il maduro e l’oscuro.
Note di fumata.
My Father “Le Bijou 1922” Toro: il tiraggio è agevole e i profumi a crudo invitanti, tendenti al dolce. L’apertura è molto decisa: le spezie (con predominanza di peperoncino) entrano con immediatezza subito dopo l’accensione, forse con troppa irruenza, coprendo qualsiasi tipo di ulteriore aroma. Dopo circa un centimetro le spezie scompaiono e salgono alla ribalta note di cioccolato al latte. L’impianto aromatico è dolce, l’intensità aromatica elevata con un ottima persistenza post-puff. La fortaleza è elevata (4/5).
Il secondo tercio vede il rientro delle spezie (diverse e più moderate rispetto al precedente settore) e l’aggiunta di frutta secca e note di cacao. Il fumo in bocca è caldo, persistente. La forza si attesta su un valore più che medio (3,5/5) e, in qualche modo, si entra finalmente in una fase di “velocità di crociera” apprezzabile, dopo un primo tercio irruento.
Il tercio finale è aromaticamente identico rispetto al precedente, con una forza in discesa fino a livello medio (2,5/5). La meccanica di fumata è ottima, con una cenere compatta e un “burning ring” ordinato e senza obbligo di correzione.
Complessivamente un nicaraguense classico, con poco equilibrio e buona intensità aromatica. Uno sviluppo discutibile dei tre tercios risulta forse l’elemento che desta più perplessità, con un palato che in più di una circostanza ha richiesto una bevanda fresca per essere “tranquillizzato”.
Valutazione in centesimi: 85.