Si tratta di un “puro Nicaragua” di dimensioni ridotte: cepo 40×102 mm di lunghezza. La fascia è Criollo ’98 (quindi seme cubano).
Si presenta avvolto completamente in una sottile carta bianca che, una volta tolta, rivela una curiosa anilla con design “fake burning” e un nastrino rosso al piede con la scritta CAO in oro.
Note di fumata.
CAO “Criollo” Pampa: il tiraggio è perfetto ma la partenza un po’ complicata. Sembra scorbutico e ribelle. Il puff deve essere deciso, profondo ma molto distanziato e le cose migliorano con questo ritmo di fumata. I sapori sono dolci ma anche la componente sapida è ben presente. L’inizio acidulo è un ricordo, anche se la persistenza post-puff lo rivela comunque. Aromi molto ricchi, incisivi: legno antico, spezie, vaniglia. La forza è abbastanza elevata (4/5) ma l’equilibrio è conservato grazie a una più che buona intensità aromatica. La cenere è bianca con qualche striatura.
Il secondo tercio conferma i miglioramenti: note agrumate si rivelano piacevolmente al palato, la dolcezza scava e persiste e la ricchezza aromatica è sempre soddisfacente. Sigaro decisamente tecnico, non sopporta per niente il puff ravvicinato, punendo con fumo amarognolo. La forza si mitiga leggermente (3,5/5), mentre la finezza dei tabacchi si rivela decisamente interessante, con un profilo aromatico talvolta vicino allo stile cubano.
Il finale vede ancora in evidenza la nota vanigliata su sottofondo dolce, con la forza nicotinica costante rispetto al tercio precedente. Le correzioni sono costanti ma non particolarmente “profonde”, con un fumo che si conferma abbondante e consistente.
Complessivamente un piccolo sigaro interessante, ostico e non facile da fumare, ma di buona soddisfazione. Si trova ancora in Italia (ma non è più a listino AAMS) al prezzo di 5,40 €. Consigliato per fumate brevi e incisive, con una persistenza post-fumata piena e gradevole.
Valutazione in centesimi: 86