Ogni anno Lagavulin presenta un’edizione limitata basata sulla doppia maturazione: dopo un iniziale periodo in botti ex-bourbon, il distillato viene spostato in botti che precedentemente hanno contenuto Pedro Ximenez. La bottiglia in analisi è quella relativa all’annata 1997, imbottigliata nel 2013.
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Note degustative LAGAVULIN DISTILLERS EDITION 1997
Naso: risultano percepibili note di sherry, che si fanno largo su profumi dolciastri. E’ poi la volta di note di caramello, toffee, zucchero di canna e frutti rossi (nello specifico c’è un forte richiamo alle fragoline di bosco). La componente più marcatamente Lagavulin sembra sopita: la torba è presente, anche in maniera evidente, ma è più di contorno a dare spessore ai restanti aromi. Dopo qualche tempo emerge una nota di funghi essiccati consistente. La paletta aromatica risulta meno vicina allo spirito Lagavulin.
Palato: emerge il carattere del distillato Lagavulin. Solido e corposo, intensamente torbato, con note affumicata, bacon, cuoio e pepe nero in gran quantità. Completano il bouquet echi di sale.
Finale: note legnose, torba, benzina ed una punta di sale. Per ultimo risulta percepibile il bacon.
Complice l’ottimo packaging, questo è un whisky molto accattivante. Pur staccandosi dalla classica paletta aromatica Lagavulin, come esperimento è comunque lodevole. L’equilibrio è ottimo e questo imbottigliamento, pur distanziandosi dal 16 anni classico, ne conserva alcune caratteristiche.
Valutazione in centesimi: 86