Approcciare il whisky per la prima volta non è facile. Siamo di fronte ad un distillato che presenta un tasso alcolico minimo del 40%.
Il whisky ha però il grande vantaggio di poter essere diluito con l’acqua. L’aggiunta di qualche goccia di acqua è un processo irreversibile, che modifica le caratteristiche intrinseche del prodotto che andiamo ad assaggiare.
La bontà di alcuni whiskies è però riscontrabile nel loro grado pieno, e aggiungendo acqua possiamo alterare la paletta aromatica pensata e realizzata dal master blender. Pensiamo ad esempio agli Ardbeg a grado pieno, quindi Corryvreckan ed Uigeadail. Aggiungendo acqua li rendiamo più addomesticabili, ma modifichiamo diverse caratteristiche: la potenza alcolica, la persistenza al palato e, nel finale, i sapori e gli aromi che solo il grado pieno può sprigionare.
Non sempre è facile approcciare il distillato in piena purezza. Anche 40 gradi possono essere ostici se non si è abituati. Il consiglio è semplice: meglio iniziare con le gradazioni basse, 40% e 43%, diluendole inizialmente con qualche goccia d’acqua. Successivamente se ne ridurrà via via il quantitativo, in modo da arrivare progressivamente ad una gradazione sempre confortevole durante la fase di “addomesticamento” del palato.
Poi sarà la volta di approcciare il grado pieno: il mercato presenta diversi prodotti adatti a questo scopo, oltre ai già menzionati Ardbeg non dimentichiamo Glendronach Cask Strength, Lagavulin 12 anni, Aberlour A’Bunadh e Glengoyne Cask Strength. Sono tutti prodotti che vantano un buon rapporto qualità/prezzo. E ricordatevi: il viaggio deve pur iniziare in qualche modo.