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Di humidor ce ne sono di molti tipi. Quelli più rinomati e diffusi sono gli humidor in legno. Il legno che viene impiegato per la loro costruzione è solitamente cedro spagnolo e/o mogano. Vengono impiegate queste 2 tipologie di legni, rigorosamente stagionati, in quanto presentano delle ottime caratteristiche per la conservazione (non hanno un odore forte e rilasciano/assorbono umidità in modo ottimale). Questi humidor hanno però solitamente dei costi decisamente alti. Acquistandoli online, si riesce a risparmiare parecchio, ma se si parla di humidor in grado di conservare svariate scatole di sigari, si è sempre su costi elevati. Se si vogliono conservare un centinaio di sigari vi sono humidor in legno a prezzi abbordabili (anche sotto i 100€). Bisogna però controllare che questi humidor non presentino degli odori forti (che intaccherebbero quello dei sigari). Dato il costo contenuto, solitamente, il legno impiegato per la loro costruzione non è un legno particolarmente pregiato.
Cosa fare quindi se si vogliono conservare svariate scatole di sigari senza spendere un capitale? La soluzione è semplicissima. Ci sono in commercio delle cantinette da vino, che sono ermetiche, e quindi mantengono l’umidità al loro interno e sono anche in grado di controllare la temperatura. Un contenitore perfetto! Manca solo una cosa: il legno. Il legno è fondamentale affinchè l’umidità all’interno dell’humidor rimanga costante. Ogni qual volta che apriamo la cantinetta, infatti, il tasso di umidità subisce delle variazioni. I sigari sicuramente rilasciano umidità nell’ambiente, ma a scapito della propria umidità! Si deve quindi utilizzare del legno per far sì che il livello di umidità venga mantenuto costante, e venga ripristinato in modo veloce anche a seguito di cali o aumenti. Ho visto molte di queste cantinette foderate completamente in legno, e con i ripiani anch’essi in legno. Esteticamente molto belle, ma la realizzazione di questo interno foderato ha dei costi elevati e sottrae anche dello spazio (nel caso venga foderata la cantinetta anche all’interno).
Come fare allora? La soluzione è la più semplice ed economica immaginabile. A noi serve del legno. I sigari vengono venduti in scatole di legno. Se riusciamo a mettere nell’humidor alcune scatole di sigari (anche vuote) abbiamo risolto il problema. Di scatole vuote se ne trovano molte, gratis ovviamente. Basta andare in tabaccheria e sicuramente il tabaccaio ne avrà molte a disposizione (che solitamente butta). Comprando qualche sigaro, sicuramente il tabaccaio, su richiesta, ce ne donerà alcune. Man mano poi, queste scatole verranno sicuramente rimpiazzate da scatole contenenti sigari..ne sono sicuro!
A dimostrazione di tutto ciò, ecco come ho sistemato una cantinetta da vino:
Tramite le scatole siamo quindi in grado di mantenere l’umidità costante senza ridurre lo spazio della cantinetta e soprattutto senza spendere. Prima di mettere i sigari nella cantinetta dobbiamo però procedere a passi:
- pulirle la cantinetta e soprattutto annusarla. Le cantinette sono costruite con al loro interno della plastica. Una volta aperto lo sportello, se annusando sentiamo degli odori forti, è bene utilizzare il classico rimedio per eliminare gli odori quando si acquista un frigorifero nuovo: si prendere un spugnetta imbevuta di aceto e acqua e la si passa su utta la superficie interna. Poi con un panno asciughiamo il tutto e lasciamo la cantinetta aperta per una notte o un giorno. Se gli aromi persistono, si riprende la spugnetta con l’aceto e si pulisce nuovamente la cantinetta.
- se gli odori scompaiono facciamo una prova. Lasciamo la cantinetta chiusa per qualche ora (meglio una notte) poi quando la apriamo la riannusiamo. Se gli odori sono scomparsi, siamo pronti per utilizzarla: ci armiamo di scatole, le inseriamo all’interno della cantinetta e procediamo ad umidificare. Se gli odori sono ancora presenti invece possiamo utilizzare un rimedio efficace. Nel mio caso utilizzai proprio questo rimedio: presi un sigaro economico, lo tagliai in 3 pezzi (il mio era un falso sigaro cubano 😛 ) e lo misi in ammollo in un recipiente con dell’acqua, in modo che il sigaro galleggiasse abbondantemente. Poi misi il tutto nella cantinetta, chiudendola. Il sigaro, in poco tempo, assorbirà parte dell’acqua. L’acqua cambierà colore diventando marrone. Tutto ok, non dobbiamo fare nulla e soprattutto non dobbiamo cambiare acqua. Attendiamo una notte. Sono sicuro che quando la aprirete nuovamente verrete accolti da uno stupendo profumo di tabacco. Ecco, ora l’odore di plastica è stato sconfitto. Se togliere il recipiente con acqua e sigaro, vedrete che questo odore resterà nella cantinetta, che è quindi pronta per accogliere i nostri sigari.
- prima di inserire i sigari umidifichiamo la cantinetta. Mettiamo le scatole di sigari (vuote) nella cantinetta e quando l’umidità si starà stabilizzata sul range che desideriamo, teniamo controlla la situazione per un paio di giorni. Se tutto è normale possiamo inserire i sigari.
ATTENZIONE: si deve fare molta attenzione se si vuole controllare anche la temperatura tramite la cantinetta! Se per mantenere la temperatura impostata dalla cantinetta, questa si accende numerose volte e a lungo, molto probabilmente si creerà della condensa. Il livello di umidità si abbasserà drasticamente e sul fondo si potrebbe creare dell’acqua che bagnerebbe evenutuali scatole appoggiate sul fondo. Soprattutto durante l’estate si è a rischio. Il mio consiglio è quello di staccare completamente la cantinetta dalla corrente e di non utilizzare proprio la regolazione delle temperatura. Basta metterla in un luogo fresco e non vi saranno problemi. Anche se dovessimo lasciarla in un ambiente non troppo fresco, i sigari non si rovineranno. Molti aficionados, a seguito di sperimentazioni che facevano “vivere” ai sigari le nostre 4 stagioni, non hanno riscontrato problemi di conservazione. Io stesso non ho mai riscontrato nessun tipo di problema seppur tra inverno ed estate la temperatura variasse abbastanza. Ciò che importa è che questa variazione non avvenga in modo repentino.
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